Il cerchio astrologico è diviso in dodici settori. Il quinto settore rappresenta l’infanzia, è la casa retta dal segno del Leone, e il suo pianeta è il Sole. Temporalmente va dai 7 anni circa agli 11. A seconda dei pianeti coinvolti e delle connessioni che creano con tutto il quadro astrologico, possiamo vedere cosa ha vissuto la persona e guardandola in viso possiamo individuare i sogni infranti, la fantasia poetica che l’esperienza può aver ampliato, con la fuga dalla realtà evitando di crescere, o la poesia castrata dove non esiste più ciò che nutre l’anima. Le nuvole non vengono più osservate come animali che si trasformano ma, in quest’ultimi casi, indicheranno solo temporali in arrivo. In quinta casa avere un pianeta ruvido come Saturno, o violento come Marte, può tagliare la poesia e brutalmente buttare il soggetto nella cosiddetta realtà. Purtroppo vivere senza poesia è come pensare di vivere senza acqua. La bellezza, la delicatezza dell’infanzia-saggia può risorgere nonostante le nostre posizioni astrologiche quando riconosciamo il nostro vero essere. Quando vi è il risveglio ogni cosa torna nuova e l’innocenza sorge ad ogni sguardo verso il Mondo, perché mai niente accade prima che sia stato osservato. Meditazione sulla quinta casa: “osservando la propria carta del cielo, chiudete gli occhi, respirate. Aprite gli occhi, osservate il quinto settore. Osservate e basta. Chiudete gli occhi. ” Fatelo per qualche giorno e vedete che accade. Buona poesia a tutti.