L’essere umano diventa presto consapevole che, questa meravigliosa avventura chiamata vita, finirà. Al primo pesce rosso morto cominciano le collocazioni fantasiose tra paradisi mai visti e racconti immaginari. Il bambino viene rassicurato che, da un altra parte, quel piccolo pesce rosso vive. Crescendo le testimonianze pratiche sono diverse e soprattutto mai nessuno torna a parlarci del nostro “fu” pesce rosso. Quella è una fase delicata. Una fase dove se inizia la ricerca qualcosa nella nostra percezione può veramente cambiare. Se la natura della persona è votata allo spirito presto inizia la ricerca di qualcuno o qualcosa che abbia delle risposte… se accade ci sarà la possibilità di vedere quanto eternità e mortalità convivono nell’Uomo in un paradosso che solo un salto PARADOSSALE della mente può risolvere. In astrologia si può vedere molto chiaramente se il soggetto che abbiamo di fronte è realmente interessato al mistero di se stesso, se è veramente interessato a risolvere uno dei quesiti profondi che tormentano la mente: “Sono nato e devo morire?Perché?Qual è il senso di tutto questo?E il dolore?E la perdita dei nostri cari? I pianeti personali (SOLE LUNA MERCURIO VENERE MARTE) in segni d’Acqua e collegati ai pianeti collettivi (NETTUNO URANO PLUTONE) ci danno la possibilità di voler ampliare, appunto la nostra visione. Dal guardare le proprie mani si passa a guardare il cielo, a riconoscere in noi quella infinita distanza vicinanza con il creato che in noi si esprime. Se tutto procede bene ed i transiti non sfiancano troppo la persona, allora finalmente i nostri cari, e un giorno il nostro corpo, li saluteremo con Amore. La morte sarà solo l’ultima avventura della vita. Riposa in pace vecchio Amico.