Disbiosi Intestinale,Rimedi Naturali

Ingrassi mangiando poco?Hai disturbi dell’umore senza motivi apparenti?Hai una patologia autoimmune?

Potresti avere la flora intestinale fuori equilibrio
Obesità, malattie cardiovascolari, depressione , disturbi dell’umore e patologie autoimmuni. I batteri del nostro intestino infatti hanno un ruolo cruciale nel controllare l’immunità, l’assorbimento del cibo, l’accumulazione dei grassi, la trasmissione dei segnali relativi all’insulina, la regolazione della massa ossea e gli ormoni che decidono il nostro umore.
Sono i batteri intestinali che influiscono sul nostro metabolismo, in un dialogo continuo con il nostro corpo decidendo anche l’insulina e di conseguenza il grasso da mettere in riserva e da non consumare… risultato: CHILI DI TROPPO!
TUTTA COLPA DELLA DISBIOSI
La maggior parte di noi soffre di disturbi intestinali, dove l’equilibrio della flora intestinale è alterato.
Perché?
Dieta e uso sconsiderato degli antibiotici, anche quelli che inconsapevolmente assumete con la carne e che distruggono il microbioma.
Cibi che affaticano il fegato, come i fritti, e cibi eccessivamente salati
Cibi industriali, confezionati poveri in sostanze nutritive. Anche le verdure SUPER pulite e confezionate risultano cibo “morto”.
Mancanza di fibre e acidi grassi insaturi come omega 3 e omega 6, buonissimo il Linoil ( Solgar) che contiene i precursori di questi 2 acidi grassi, attenzione perché non è vegano.
Queste sono ALCUNE delle cause principali ma ce ne sono molte altre.
Se si continua senza cambiare lo stile della dieta l’intestino può diventare permeabile causando infiammazioni croniche , insidiose e silenti. Tra queste le malattie autoimmuni di cui quasi un sesto della popolazione è affetto.
L’intestino Permeabile è come un rubinetto guasto che perde acqua (da qui il termine Leaky Gut – intestino che gocciola), si verrebbero quindi a creare delle brecce nella mucosa intestinale, attraverso le quali proteine dal forte potenziale antigenico, tossine e patogeni possono penetrare nell’organismo.
Continua a leggere per saperne di più…
La prima regola fondamentale è la BUONA DIGESTIONE
Mangiare in fretta senza masticare ti danneggia
Bere durante i pasti, aumenta la produzione di insulina e diminuisce l’acidità necessaria per digerire. Infatti in Medicina Cinese si assume acqua attraverso le zuppe, le verdure o si consiglia di bere lontano dai pasti.
Lo stress toglie energia al processo digestivo, diminuendo l’immunità con le conseguenze anche gravi.
Cattiva digestione porta alla permeabilità intestinale!!! Parassiti e tossici passano le pareti intestinali con gravi danni.
Nel flusso sanguigno passano anche sostanze riconosciute come nocive che vengono attaccate come fossero invasori scatenando le reazioni infiammatorie croniche.
Mangiare tranquillamente, seduti, lentamente e con serenità rilassa il nostro sistema nervoso autonomo parasimpatico che insieme al simpatico regolano i processi digestivi. Aiutare con la calma il sistema parasimpatico ci fa digerire meglio e restare in salute.
Alcune  malattie autoimmuni che sembrano collegate all’intestino impermeabile

  • Lupus
  • Artrite reumatoide
  • Sclerosi Multipla
  • Sindrome da stanchezza cronica (CFS)
  • Fibromialgia
  • Morbo di Crohn
  • Vasculite
  • Orticaria
  • Polimialgia reumatica
  • Sindrome di Sjogren
  • Tiroidite di Hashimoto
  • Vitiligine
  • Colite ulcerosa

Ed ora qualche consiglio in cucina per disinfettare intestino, attenzione a non esagerare perché alcuni di essi come i chiodi di garofano sono epatotossici

Aglio:  Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Bacillus cereus, Bacillus subtilis, micotossigeni Aspergillus, Candida albicans
Cipolla: Aspergillus flavus, Aspergillus parasiticus
Cannella: micotossigeni Aspergillus, Aspergillus parasiticus
Chiodi di garofano: micotossigeni Aspergillus
Senape: micotossigeni Aspergillus
Pimento: micotossigeni Aspergillus
Tea Tree: micotossico
Utilizza i probiotici per ristabilire una buona flora intestinale, molti di loro sono adatti a ricostituire la parete intestinale sanandola dalla permeabilità. Sono molto delicati come prodotti, risentono molto dell’umidità e degli sbalzi di temperatura. Compra solo dalle ditte serie che studiano la loro preparazione e conservazione.
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I cibi ricchi di zuccheri, come biscotti e bevande gassate, sono comuni nella dieta occidentale e sono stati associati all’epidemia mondiale di obesità e di altre condizioni metaboliche. È stato infatti ipotizzato che assumere cibi e bevande contenenti zuccheri aggiunti possa alterare l’ecosistema microbico intestinale.
In una revisione sistematica pubblicata su Advances in Nutrition, Sara Di Rienzi e Robert Britton del Baylor College of Medicine hanno esaminato gli studi che dimostrano come zuccheri aggiunti e dolcificanti modellano il microbiota intestinale.
Squilibrio microbico
È stato dimostrato che la dieta, in particolare i carboidrati e le fonti di azoto, è in grado di modificare la struttura e la funzione del microbiota intestinale in pochi giorni. Gli zuccheri e gli edulcoranti aggiunti includono oligosaccaridi, alcoli di zucchero e zuccheri sintetici presenti in natura: queste molecole sono attivamente assorbite nell’intestino tenue e scisse in composti più semplici dall’ospite o dai microrganismi intestinali.

Poiché i microbi adattano i loro profili regolatori, metabolici e genetici all’ambiente in cui si trovano, i cambiamenti nel pool di zuccheri presente nell’intestino potrebbero trasformare i batteri normalmente benigni in patogeni.

Alcuni studi hanno infatti dimostrato che il glucosio e il fruttosio sopprimono i geni di utilizzo dei polisaccaridi nei batteri della specie Bacteroides thetaiotaomicron, limitando la loro capacità di colonizzare l’intestino dei topi. Inoltre, l’aggiunta di fruttosio o saccarina alla dieta dei topi è in grado di alterare il loro microbiota intestinale.

Metabolismo alterato in presenza di zuccheri e dolcificanti

Oltre a modificare la struttura del microbiota intestinale, zuccheri e dolcificanti aggiunti possono alterare il metabolismo dei microbi che ne fanno parte. Per esempio, il genoma di topi alimentati con una dieta ricca di zuccheri e grassi è risultato arricchito in geni coinvolti nel trasporto e nel metabolismo dello zucchero. Inoltre, nell’uomo l’aumento di geni microbici coinvolti nel metabolismo e nel trasporto dello zucchero sono stati associati al diabete di tipo 2 e all’obesità.
Gli zuccheri nell’intestino possono anche influenzare la formazione di biofilm, che sono risultati implicati nello sviluppo del cancro del colon-retto e della resistenza agli antibiotici.
Infine, i metaboliti microbici possono fornire una fonte di energia aggiuntiva all’ospite, che potrebbe causare obesità e stimolare la proliferazione delle cellule staminali intestinali.

Valutare gli zuccheri attraverso lo studio del microbiota

Secondo gli autori della revisione sistematica, le ricerche future dovrebbero concentrarsi su quali metaboliti e quali processi biologici vengono influenzati da un determinato zucchero e su come i microrganismi si adattano alle alterazioni nel pool di zuccheri presente nell’intestino.
Gli organoidi intestinali potrebbero essere usati per testare come le alterazioni nella fisiologia di un microrganismo influenzano la sua adesione alle cellule intestinali, mentre i cambiamenti nei batteri e nei loro metaboliti potrebbero essere testati in vivo su modelli animali (e speriamo proprio di no!) o in vitro su colture cellulari. Inoltre, l’analisi del microbiota di coloro che evitano alcuni zuccheri potrebbe rivelare come la loro assunzione modella il microbiota umano.
Gli autori dello studio suggeriscono quindi che valutare le conseguenze del consumo di zuccheri e altri dolcificanti sulle interazioni ospite-microbiota potrebbe aiutare a determinare la sicurezza di questi prodotti.
Dal sito microbiota.it

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